"La riflessione sulle prime 24 edizioni del Festival - spiegano Ariotti e Lagattolla - ha caratterizzato questo periodo di lockdown e continuerà ad accompagnarci anche in vista di una condivisione con il pubblico, con gli operatori e la critica che da tanti anni ci seguono. A partire proprio dall'inizio, nel 1996, e nelle trasformazioni successive, dalle prime prove d’attore sulle colline intorno a Torino a oggi: un lungo cammino caratterizzato da rigore progettuale e costante dialogo con gli artisti”: da queste premesse ha preso forma un articolato percorso di celebrazione di quello che è stato, e di avvicinamento a quel che sarà, destinato ad inaugurarsi martedì 9 giugno con la mostra fotografica 5X5 a cura del fotografo ufficiale del Festival, Andrea Macchia, e dedicata a una gran parte degli artisti negli anni protagonisti. Esposizione itinerante con venticinque scatti, selezionati fra i centinaia che il fotografo ha dedicato al Festival, equamente esposti in cinque librerie torinesi (Ca’libro in via Santa Giulia, 40/A, Comunardi in via Bogino 2, Libreria Fontana in via San Francesco di Assisi 18, L’Ibrida Bottega in via Romani 0/A e Trebisonda in via Sant’Anselmo 22) per un tuffo nel passato ricco di suggestione che sarà possibile anche rivivere nel catalogo virtuale e cartaceo in cui saranno raccolte le fotografie.
Le edizioni passate saranno però anche al centro degli incontri realizzati sui canali social del Festival, ed in programma fino al prossimo mese di dicembre, nel ciclo intitolato 1996-2020/frammenti nella forma di chiacchierate in diretta con autori, interpreti e registi moderate dai critici Laura Bevione e Moreno Cerquetelli: a partire dal prossimo 9 giugno, tutti i martedì del mese alle 18 sul canale Facebook del Festival, sarà possibile incontrare dapprima Galatea Ranzi e Mauro Avogadro, protagonisti nel luglio 1996 a Villa Bria di Gassino Torinese della serata inaugurale nella prima edizione, seguiti da Massimo Popolizio, Valter Malosti e Pippo Delbono. E se dalle parole al video il passo è breve, spazio martedì 30 giugno, in occasione della chiusura del primo ciclo di incontri, a 1996-2020/fotogrammi, video originale dedicato alla storia del Festival delle Colline Torinesi realizzato da FRANA (Francesco Moroni Spidalieri e Anna Cordioli) con la collaborazione di Carlo Cantono.
Immagine, incontri e riprese: tutto interessate e bello ma, si potrà chiedere qualcuno, gli spettacoli? Ebbene, prima di ritrovarci a giugno 2021 negli abituali spazi, il cartellone 2020 prenderà in parte vita nella prossima stagione della Fondazione TPE al Teatro Astra con una serie di incursioni d’autore che consolideranno lo storico legame tra il Festival e la realtà diretta da Valter Malosti.
Per tutti le informazioni sulle iniziative sopraesposte è attivo il sito www@festivaldellecolline.it.
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