``Tema centrale dello spettacolo - è scritto nella presentazione - è il rapporto fra prime e seconde generazioni raccontato al femminile, attraverso il legame tra le madri e le figlie”: una lettura al femminile che risponde alla perfezione all’imprinting del collettivo torinese da sempre legato ad una prospettiva artistica e politica di genere che ne caratterizza e contraddistingue l’impegno dal lontano 1993. In scena il racconto delle Madri, gruppo di donne arrivate in Italia negli anni ‘80 e ’90, o protagoniste delle migrazioni interne, e quello delle Figlie: da un lato le scelte e le riflessioni sul mondo di oggi, dall’altro i legami con paesi d’origine mai dimenticati e verso i quali ci si interroga alla luce di preoccupanti discriminazioni ancor oggi evidenti.
Servendosi di una drammaturgia frutto dell’intensa attività laboratoriale promossa dalle attrici di Almateatro, insieme alle ragazze nate in Italia o nel nostro paese giunte per ricongiungersi alla famiglia, prenderà forma un racconto immaginato, attraverso ricordi e pensieri, discussioni e visioni di vita, attorno la contrastata idea di quell’Europa che non sembra aver perso l’abitudine di innalzare inquietanti muri e barriere.
Produzione Almateatro con la regia di Gabriella Bordin, La giovine Italia è spettacolo nato nell'ambito del bando MigrArti promosso dal MIBACT: al Teatro Baretti tre serate di repliche alle 21 con biglietti a Euro 12 ed Euro 10. Info e prenotazioni a prenotazioni@cineteatrobaretti.it o allo 011.655.187.
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