"Si tratta di un lavoro di gruppo - precisa Castaldo - privo di scene, in cui il coro, attraverso il canto, costruisce e costituisce un’ambientazione viva e vibratile. Essa incarna una polis la quale, senza parole, interroga lo spettatore attraverso suoni, elevazioni poetiche": canti originali, frutto di una lunga ricerca vocale del LabPerm, legati a moti danzati ed azioni fisiche, ed un grande lavoro di gruppo sottendono la creazione collettiva della compagnia torinese da anni impegnata in un’attività di ricerca attraverso l’emotività del singolo partecipante.
Parte integrante del progetto Tragodìa, percorso formativo e performativo sulla figura divina di Dioniso inteso come principio vitale per la cultura e la mitologia occidentale, L’arte del vivere e del morire è l’ultima tessera di un mosaico artistico costruito attraverso l’intensa ricerca sul canto e sulle vibrazioni che esso produce come atto che si muove su un campo animico: "il gesto scenico - conclude Castaldo - può essere dedicato a chi non vi può partecipare. Con un piccolo atto e l’annuncio del nome, i canti verranno indirizzati alle persone che ci vorrete indicare, con la prospettiva di mandargli auspici e gioia".
Produzione LabPerm ideata e diretta da Domenico Castaldo, L’arte del vivere e del morire vedrà in scena Domenico Castaldo, Ginevra Giachetti, Marta Laneri, Marta Maltese, Rui Albert Padul, Natalia Sangiorgio e Zi Long Ying: repliche fino a mercoledì 1 dicembre a San Pietro in Vincoli tutte le sere alle 21, eccetto domenica 21 novembre alle 15 e domenica 28 novembre di riposo: biglietti ad Euro 15 ed Euro 10 con info e prenotazioni a prenotazioni@labperm.it e al numero 338.1728.883 o via whatsapp al 338.70.35.392.
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