"I temi che il testo affronta - scrive il regista Savino Genovese - mi sembrano di totale attualità e, alla luce dei tempi in cui viviamo, questo continuo spingere sui toni dell’ottimismo forzoso pare essere l’immagine riflessa di un’aria di paura e di insicurezza che veniamo spinti a sentire sempre e comunque”: la narrazione ruota infatti intorno all’idea di un futuro segnato da un’obbligatoria felicità, immagine del domani che non prevede in nessun modo l’esistenza di sentimenti quali tristezza, malinconia, depressione: un futuro distopico dove tutto deve sempre esser e sembrare bello, al di là delle apparenze ed oltre ogni possibile realtà, con due e tra pastiglie dell’ottimismo pronte a venir in aiuto nel caso in cui la negatività stia per prendere il sopravvento. Risulterà così impossibile per i due protagonisti vivere la propria affettività in maniera naturale e spontanea, prigionieri del meccanismo sociale che li vuole anonime ruote di un ingranaggio finalizzato all’appiattimento, se non all’azzeramento, della singola individualità. "Le parole di Perriera - conclude Genovese - toccano con tono leggero e tragico al tempo stesso la questione della profondità delle emozioni, facendo emergere a tutto tondo l'essere umano con il suo catalogo di luoghi comuni, tragedie personali, fraintendimenti e incomunicabilità”.
Produzione Compagnia Genovese-Beltramo, Buon appetito di Michele Perriera vedrà in scena Viren Beltramo e Ettore Scarpa diretti da Savino Genovese: repliche allo Spazio OPI di Corso Casale 46/h tutte le sere alle 21, la domenica alle 19, ad ingresso libero.
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