La Nora Helmer di Ibsen diventa una quarantenne dei giorni nostri, pronta a ripetersi di star bene e di esser felice, disposta a recitare tutti i ruoli necessari per mantenere il tenore di vita e lo status sociale a fatica conquistato: a suo perfetto agio tra intrighi, bugie, e recite di una felicità mai veramente vissuta, la donna farà del mimetismo sociale la sua tecnica di sopravvivenza fino a quando, rivelate le menzogne ed evaporata ogni illusione, si ritroverà assieme al marito a dover spiegare le macerie di una vita in rovina. Se da fine Ottocento la posizione della donna nella famiglia e nella società è completamente cambiata, al pari dell’idea dell’istituzione del matrimonio, l’immagine di una Nora che si libera del matrimonio come da una prigione non sarebbe più ad oggi sostenibile: si deve pertanto spostare il punto di osservazione dalla fine del matrimonio all'analisi degli elementi che hanno causato lo sbandamento totale di un nucleo famigliare.
"In questo spettacolo - scrive la regista - tutti i personaggi fanno parte della stessa generazione. Si conoscono dai tempi della scuola, sono amici, ma la sorte ha portato ognuno a prendere direzioni diverse”: la crisi di una coppia di quarantenni con la donna alla fine decisa a scegliere di ricominciare a vivere, come molto spesso accade alle donne della società di oggi, in un gioco delle parti che la vedrà finalmente liberarsi delle maschere e delle menzogne su cui fino ad ora aveva costruito quel ménage famigliare prossimo al collasso.
Produzione Teatro Katona di Budapest diretta da Kriszta Székely, Nora-Natale in casa Helmer da Henrik Ibsen vedrà in scena Eszter Ónodi, Ernő Fekete, Tamás Keresztes, Réka Pelsőczy, Gergely Kocsis, con la partecipazione di Koppány Varga, Zorka Varga, Emil Engárd, András Himmler, Álmos Szalai: al Teatro Carignano repliche giovedì e sabato alle 19.30, venerdì alle 20,45, domenica alle 15.30, con biglietti da Euro 37 ad Euro 31. Info allo 011.51.69.555 o su www.teatrostabiletorino.it.
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