"Il 2020 - spiega Maria Ludovica Gullino - ci ha ricordato che, oltre all’uomo, esistono anche le piante e l’ambiente. Abbiamo quindi scelto le cinque malattie delle piante più significative e anche curiose, se vogliamo, tre del passato e due contemporanee. Partiamo dal lontano 1845, con la peronospora della patata in Irlanda, per finire con la ben più recente Xylella che, come tutti sanno, sta distruggendo gli olivi in Puglia": il ciclo di racconti si aprirà venerdì 22 gennaio con La febbre dei tulipani, resoconto della grande crisi economica che coinvolse e sconvolse l’Olanda e i suoi tulipani nel ‘600: lunghi anni in cui, proprio a causa di attacchi di virus del tutto ignoti, i fiori simbolo di un intero paese divennero merce richiestissima dal mercato a tal punto da far scoppiare una vera e propria bolla economica non così diversa da quella esplosa nel 2007 per la bolla edilizia americana.
Sette giorni dopo, venerdì 29 gennaio, spazio a Il lungo viaggio della peronospora del basilico, narrazione sulla crisi che colpì il basilico genovese, distrutto dalla peronospora nei primi anni del nuovo millennio: malattia arrivata da latitudini lontane che gli stessi ricercatori di Agroinnova hanno conosciuto e studiato in prima persona lavorando a stretto contatto con le aziende agricole della Liguria; dall’assolata Liguria ci si sposterà ad est, venerdì 5 febbraio, con La ruggine del caffè a Ceylon, teatro di una storia ricca di significati, tradizioni e ambizioni economiche che ci spiegherà il motivo per il quale gli inglesi consumano il tè come un vero e proprio rito. Pochi forse sapranno che nel 1870 l’ex colonia inglese era la principale produttrice di caffè nel mondo fino a quando non si iniziò a riscrivere la storia con la comparsa dell’agente patogeno della ruggine del caffè, l’Hemileia vastatrix.
Per il penultimo appuntamento, venerdì 12 febbraio, si ritorna in Europa con La peronospora della patata in Irlanda: un popolo in fuga, resoconto di un’altra grande crisi economico-sociale causata dagli attacchi di peronospora sulla patata con la conseguente grande carestia in Irlanda nel 1845: il popolo d’oltre Manica pagò a prezzo carissimo la dipendenza sviluppata nel tempo verso questa coltura e, quando si presentarono i primi sintomi sulle immense coltivazioni di patata, iniziò a vivere una profonda crisi per la cui risoluzione si dovrà attendere solo la fine del secolo. Il ciclo si esaurirà venerdì 19 febbraio con La Xylella distrugge gli olivi in Puglia, ultimo episodio dedicato alla recentissima incursione del batterio che ha distrutto gli ulivi: presenza del tutto sconosciuta in Italia fino al 2013, ma tristemente nota da un secolo e mezzo in America, il batterio ha letteralmente distrutto il Salento, e messo in ginocchio un’economia agricola con tradizioni antichissime e piante secolari.
Realizzato in collaborazione con Tangram Teatro di Torino, il progetto Spore–Il Podcast si avvale delle voci di Bruno Maria Ferraro, Patrizia Pozzi e Celeste Gugliandolo coordinate dalla regia di Ivana Ferri: i contributi saranno consultabili sui siti www.spreaker.com/show/spore e www.planthealth2020.di.unito.it, nonché sulle piattaforme Spotify e Apple Podcasts.
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