La proposta è la classica performance in situ, azione pronta a modellarsi sulle caratteristiche specifiche di ogni luogo andando oltre lo spazio scenico canonico: indossate radiocuffie, gli spettatori sono invitati all’interno della performance stessa con musica, parole e suoni restituiti da un ascolto fruibile singolarmente e in totale isolamento. Nello specifico in Amigdala si tratta il meccanismo del trauma, cosa accade in noi in seguito a una malattia, un incidente, un terremoto, una crisi sociale o economica, fattore esterno che ci richiede di ricreare un sistema all'improvviso frantumato: organo complesso collocato nel lobo temporale del cervello, l’amigdala dello spettatore sarà continuamente stimolata da un linguaggio poetico e visivo che susciterà continui stimoli, indagine performativa su come la nostra intelligenza emotiva, corporea e sociale si comporta di fronte al cambiamento.
La sera successiva, sabato 12 marzo alle 21, spazio a My own echo chamber dei tedeschi del Kollektiv Synchron con quattro artisti di diverse discipline incontrarsi e trovar modi diversi per esprimere la graduale trasformazione del rituale e della comunità nell’era digitale: punto di partenza saranno alcune domande, su tutte in che modo la costante connessione con il mondo digitale stia influenzando il nostro comportamento sociale. Una possibile risposta sarà da ricercare nell’interazione tra performance, video, sound e light design, gli ingredienti dell’installazione di danza del Kollektiv Synchron che intende indagare le modalità di cambiamento della connessione tra esseri umani.
Tutti gli spettacoli del ciclo Differenti sensazioni sono ad ingresso libero ed avranno inizio alle ore 21: informazioni e prenotazioni all’email organizzazione@stalkerteatro.net o al numero whatsapp 011.588.18.53.
MY OWN ECHO CHAMBER Kollektiv Synchron (DE).jpeg