Buona la seconda, almeno a giudicare da Hell’O Dante di Saulo Lucci in scena, per la stagione del Teatro Baretti, sotto forma di curioso progetto che lo vedrà accompagnare il pubblico tra le terzine e i dannati entrando e uscendo dai versi e dai cerchi. "Attraverso una rigorosa ricerca e il commento di brani pop-rock suonati dal vivo – è scritto nella presentazione - Saulo Lucci sviscera le terzine e i personaggi in esse racchiusi per riconsegnare agli spettatori la bellezza di una commedia che merita più di ogni altra mai scritta l’attributo di divina”: un viaggio di parole e note che toccherà tre canti tra i più noti dell’intero poema, a partire dal V dell’Inferno con la dolorosa vicenda di Paolo e Francesca. Ed ancora, sempre nella prima cantica, l’immersione nella bolgia dei consiglieri fraudolenti dove lingue di fuoco avvolgono i dannati: ad attirare l’attenzione di Dante sarà la fiamma a doppia punta che rapisce insieme le anime di Ulisse e Diomede, con quest’ultimo pressoché ignorato mentre a tenere banco sarà il racconto dell’ultimo fatidico viaggio del re di Itaca. Da ultimo il percorso di Lucci si esaurirà nel XXXIII dell’Inferno dove, nel più profondo degl'inferi si trova il luogo più lontano dall'Amore di Dio, l’enorme distesa ghiacciata di Cocito luogo di punizione dei peggiori peccatori: i traditori. Ecco allora il canto del conte Ugolino imporsi come uno dei più strazianti passaggi di tutta l’opera: "dopo settecento anni – conclude Lucci - ci lasceremo sorprendere ancora una volta dopo settecento anni dalla scoperta del suono delle parole, perché la poesia non è solo contenuto, ma anche e soprattutto musica e ritmo”.
Di e con Saul Lucci per Hell’O Dante tre serate di repliche al Teatro Baretti alle 21 con biglietti a Euro 12 ed Euro 10. Info e prenotazioni a prenotazioni@cinetetatrobaretti.it o allo 011.655.187.
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