Indagare la dimensione spirituale del singolo attraverso il ricorso alla prova artistica è sempre stato il principale obiettivo di una rassegna capace negli anni di ritagliarsi una specifica identità, collocandosi nel panorama festivaliero come abituale appuntamento di fine estate-inizio autunno: "da venticinque anni – è scritto nella presentazione – ISAO è in viaggio alla ricerca del significato del sacro a partire dalla qualità quotidiana dell’esistenza, per dialogare con quanto di straordinario esiste, ogni giorno, in ognuno di noi e nella realtà che ci circonda. Coerentemente al progetto triennale de Il Mutamento Zona Castalia, l’Associazione promotrice, dal 2018 al 2020 l’obiettivo sarà lo scorrere in alto”.
Tessera di un più ampio mosaico organizzativo culturale, sotto forma di nuovo progetto di rete e partenariato con Mulino Ad Arte e O.P.S. Officina per la Scena, l’edizione 2018 si articola in numerosi spazi cittadini e non, avendo come fulcro centrale i suggestivi ambienti di San Pietro in Vincoli per una programmazione a tutto campo che accompagnerà fino al prossimo 14 ottobre un pubblico negli anni sempre più affezionato: immaginato sul tema dei confini e del loro superamento, ISAO affronta in spettacoli teatrali e momenti cinematografici l’idea di una libera circolazione della cultura che abbia come esito finale il superamento di quelle barriere culturali che rappresentano il principale ostacolo alla necessaria integrazione, e ad una pacifica convivenza. "ISAO Festival 2018 - spiegano Amato e Cantone - si apre nella straordinaria location della Mole Antonelliana, in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema, proponendo il primo appuntamento della Rete internazionale Teatro in valigia in giro per l’Europa, promossa con la compagnia italo-polacca Mangrova Teatro, in collaborazione con numerosi enti nazionali ed europei”.
Programma completo su www.mutamento.org con biglietti a prezzi variabili a seconda della formula della serata.
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