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La scena nazionale ed internazionale protagonista a `Torino Creazione Contemporanea-Festival delle Colline Torinesi`.
Torino: da martedì 14 a giovedì 16 giugno 2016, un'intensa tre giorni per le Colline Torinesi.



Dopo il rigenerante lunedì di pausa inizia una ricca tre giorni per la ventunesima edizione di Torino Creazione Contemporanea-Festival delle Colline Torinesi: al Teatro Astra, martedì 14 alle 21.30, il collettivo israeliano Winter Family proporrà il suo Jerusalem cast lead, progetto di Ruth Rosenthal e Xavier Klaine con in scena la stessa autrice impegnata a guidare il pubblico in un viaggio nella società israeliana attraverso i suoni, le immagini e relativi testi che ne celebrano il dolore, la memoria e il coraggio. “Winter Family - scrive la Compagnia - propone uno spettacolo volutamente semplificatorio, per smascherare le giustificazioni intellettuali finalizzate ad edulcorare una realtà che non lo merita: offrendo una visione allucinata’ della società israeliana(...) lo spettacolo indaga gli strumenti di manipolazione sugli individui, che possono condurre ad una totale cecità”.


Sarà invece la Lavanderia a Vapore di Collegno, mercoledì 15 alle 19.30 ed alle 21.30, ad ospitare un doppio appuntamento: in apertura Elvira Frosini e Daniele Timpano con lo studio Acqua di Colonia. Prima parte Zibaldino africano, un progetto di teatro civile sul colonialismo italiano, parentesi storica oggi spesso ridotta ad un quinquennio sotto il Regime, ma in realtà iniziata molti decenni prima. "Vista dall'Italia - scrivono i due autori ed interpreti - l'Africa è tutta uguale, astratta e misteriosa come la immaginavano nell'Ottocento: Somalia, Libia, Eritrea, Etiopia sono nomi, non paesi reali, e comunque noi con loro non c'entriamo niente: gli africani stessi sono tutti uguali": era così in quegli anni ed è così oggi con la moltitudine di profughi e migranti ad incarnare una serie di esistenze ai più irreali.  A seguire spazio a L'insonne che Raffaele Rezzonico e Claudio Autelli ricavano da Ieri di Agota Kristof: "una coppia di fratelli. La figura archetipica dell'autrice. figura ricorrente, microscopico nucleo di famiglia da conservare o recuperare, o ancora almeno da immaginare. Sono loro a visitare la stanza dell'autrice, accompagnandone i pensieri e guidando la sua immaginazione nel comporre questa storia d'amore impossibile". In scena prenderà forma un dialogo tra i fratelli e la loro autrice, con i primi prestare corpo e voce all’evocazione delle figure emerse dalla memoria della donna, in un continuo salto tra rappresentazione e pensiero dell’anima che sta concependo questo mondo.

Anche per giovedì 16 sono due i titoli in cartellone, entrambi in prima nazionale: il Teatro Astra alle 19.30 ospiterà Il lamento, ovvero le lacrime, di Monica Bacio che Lorenzo Fontana interpreta, insieme a Olivia Manescalchi e Giancarlo Judica Cordiglia, curandone anche la regia. “Monica Bacio - scrive Fontana - trae origine da un personaggio di Michel Marc Bouchard. Negli anni, dopo una serie di piccole apparizioni, è diventata il mio alter ego. Quando ho iniziato a scrivere questa storia, fortemente autobiografica, ho capito subito che mi serviva un tramite per raccontarla e mi è sembrato che la Bacio fosse lì apposta”: corpo e voce della bionda Monica diventano così il tramite per una pubblica confessione della propria identità, per il racconto di un percorso di crescita sofferto nel quale però sia riconosciuto il diritto di crescere diventando quello che sentiamo di essere davvero, nel modo più autentico possibile.
 
Spostandoci al Teatro Gobetti, inizio previsto per le 21.30, Laurent Poitrenaux sarà l'interprete dell'atteso monologo Un mage en été, scritto da Olivier Cadiot e portato in scena con la regia di Ludovic Lagarde: ”il mago Robinson - scrive il regista - si rinchiude in una stanza che è insieme studio, cucina, atelier. A differenza dell’eroe classico al quale s’ispira, non costruisce più capanne sugli alberi. La sua isola è tutta interiore e diventa archeologo della sua vita quotidiana. Una vita da mago, la cui sfera di cristallo gli mostra visioni e gli trasmette sensazioni che diventano subito reali: vive immediatamente quello che vede”. Meccanismo teatrale di rara intensità, lo spettacolo è una produzione La Comédie de Reims Centre Dramatique National, sorta di sopravvivenza spirituale all'interno di un viaggio dai contorni vagamente proustiani.
 
Per le singole serate biglietti ad Euro 16 ed Euro 11 con diverse possibilità di abbonamenti: informazioni e prenotazioni allo 011.19.74.02.91 o all’email info@festivaldellecolline.it.
 

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