"È una straordinaria storia di amore e di amicizia - è scritto nella presentazione - uno dei più famosi triangoli del teatro moderno, è la storia di due amici e di una donna di cui entrambi si innamorano: sono tre ragazzi proprio come i giovani attori chiamati a interpretarli sulla scena": attraverso un espediente inconsueto e certo originale, Cirano deve morire ricorre alla poetica rap non solo per esprimere l’eroismo e la verve polemica del protagonista, ma anche per rendere contemporanea e autentica, quindi fedele a Rostand, la parola d’amore.
Nasce uno spettacolo-concerto con intrepreti sempre sul palco e sempre a favore di pubblico, precisa scelta estetica che si spiega con la natura performativa del protagonista: "è una resa dei conti tra i tre protagonisti - scrive il regista Leonardo Manzan - con i due morti e l’unica sopravvissuta, Rossana, che non riesce a liberarsi dei fantasmi che hanno distrutto la sua vita con l’inganno di un amore impossibile, ma che allo stesso tempo le hanno donato gli unici momenti di felicità, con la forza della fantasia".
Produzione originaria La Biennale di Venezia, nell’ambito del progetto Biennale College Teatro – Registi Under 30 diretto da Antonio Latella, nel nuovo allestimento La Fabbrica dell’Attore – Teatro Vascello, Elledieffe e Fondazione Teatro della Toscana, Cirano deve morire di Rocco Placidi e Leonardo Manzan, sua anche la regia, vedrà in scena Paola Giannini, Alessandro Bay Rossi, Giusto Cucchiarini con le musiche originali eseguite dal vivo da Filippo Lilli: repliche al Teatro Astra giovedì 4 aprile alle 20, venerdì 5 aprile alle 21, sabato 6 aprile alle 19 e domenica 7 aprile alle 17, con biglietti a Euro 25 ed Euro 17. Info allo 011.56.34.352 o su www.fondazionetpe.it.
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