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L'adolescenza a teatro è una questione di GIOVANI SGUARDI
a cura di Roberto Canavesi
Terza edizione della rassegna torinese per chiamare in causa lo sguardo adolescenziale sul mondo
Torino, alla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani, da venerdì 3 a sabato 18 maggio 2024
"Giovani sguardi mette al centro gli adolescenti coinvolgendoli non solo come spettatori, ma condividendo con loro le nostre scelte e le strategie di comunicazione: i ragazzi e le ragazze dell’Osservatorio saranno i protagonisti di una serie di incontri con il pubblico e con gli artisti, per sviluppare uno scambio di competenze tra generazioni": basterebbero queste parole del direttore artistico Emiliano Bronzino per introdurre la terza edizione della rassegna voluta dalla Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani, occasione per artisti ed addetti ai lavori di potersi confrontare con i giovani, discutere con loro e provare ad osservare il mondo attraverso i loro occhi. Il tutto, come nelle precedenti due edizioni, sviluppato in quattro serate con spettacoli sul palco della Casa del Teatro che affrontano temi coraggiosi e di grande attualità per rispondere al coraggio che ci vuole per crescere.

Si parte venerdì 3 maggio alle 19.30 con Freevola. Confessione sull’insostenibile bisogno di ammirazione, produzione Trento Spettacoli con la consulenza di Lorenzo Maragoni ed Erica Nava, finalista al Milano Fringe Festival 2023 e semifinalista al Premio Scenario 2023, con Lucia Raffaella Mariani protagonista di una confessione tragicomica, frammentata e poetica, sul dovere di piacere, ponendo l’attenzione sul conflitto tra lo sguardo del mondo sul proprio corpo e la bambina che vive dentro al corpo stesso: immaginato all’interno di un ipotetico talent, il racconto vede la giovane rivolgersi al pubblico, come se fosse la giuria, alla ricerca di un segno di approvazione, soprattutto dagli uomini. Se per lei l'essere donna è come essere due persone dentro un corpo, quella che esiste e quella che si guarda esistere, la sorvegliante e la sorvegliata, lo spettacolo si annuncia essere un efficace spunto di riflessione sulla possibilità di essere come si è, senza pregiudizi di sorta, in un mondo comunque sempre pronto a giudicarti.

La sera successiva, sabato 4 maggio alle 19.30, spazio a Perfetta? Quasi perfetta, spettacolo prodotto da Manifatture Teatrali Milanesi di Valeria Cavalli con Claudia Veronesi, diretta da Claudio Intropido, indagare il delicato tema dei disturbi alimentari: Alice, vittima di sé stessa e del bisogno di modificare il suo corpo per adattarsi alle regole del mondo social, entra in un pericoloso vortice dove dimentica l’importanza del vivere il presente e il contatto con l’altro. 
Il disturbo alimentare si fa strada a poco a poco nella testa di Alice, ragazza fragile sempre più schiava di un progetto di perfezione che prende il sopravvento sulle giornate scandite da regole precise, impossibili da trasgredire: a distanza di quasi 20 anni dal debutto di Quasi Perfetta, con il mondo profondamente cambiato ed una pandemia capace di sconvolgere e ridisegnare equilibri, di certo c’è che i disturbi alimentari sono vertiginosamente aumentati. Se l’isolamento sociale ha incrementato l’utilizzo dei social, e l’immagine esibita sugli schermi deve essere quindi il più possibile aderente a standard di perfezione, è forse giunto il momento di riscrivere con sensibilità moderna la storia di uno spettacolo cult con una giovane attrice raccontare oggi la storia che fu di Alice.

Qualche giorno di pausa per poi arrivare, venerdì 10 maggio alle 19.30, ad Hallway, spettacolo di danza contemporanea della Compagnia Mixit, con la regia di Denise Zucca, che racconta di giovani artisti, delle loro scelte e storie di vita: coreografie dal forte valore simbolico con una serie di giovani personaggi che non sanno quale direzione prendere. Si passa da chi ha voglia di arrivare a chi corre da solo, da chi va molto più veloce di quanto possa a chi insegue con perseveranza, e un pizzico di illusione, lo sguardo su sé stesso.
Il corridoio del titolo, con le tante porte che vi si affacciano, sarà la rappresentazione di un luogo sospeso in un tempo perso, spazio di transito capace di incutere paura se non si trova il coraggio di scegliere la direzione voluta, di entrare in questa o quella porta assecondando le proprie inclinazioni nel tentativo di considerare nuove prospettive o inseguire un orizzonte.

Il sipario su Giovani sguardi edizione 2024 calerà sabato 18 maggio alle 19.30 con la compagnia napoletana Ctrl+Alt+Canc ed il suo Afànisi, spettacolo performativo dagli echi pirandelliani per un esperimento maieutico, provocatorio e forse un po’ spiazzante, di un giovane e arguto gruppo d’attori: in scena Raimonda Maraviglia, Francesco Roccasecca e Alessandro Paschitto, quest’ultimo anche autore e regista della pièce, cercheranno di trasformare ogni spettatore in parte attiva dell’allestimento, ribaltando ruoli e aspettative, spingendo ciascuno a proiettare sul palco quello che, come privato individuo, vorrebbe che apparisse proprio in scena, come fosse una privata esibizione. Prenderà forma un diabolico contenitore pronto a giocare sull’idea di vuoto, sull’assenza della rappresentazione e sulla stimolazione dell’immaginazione del pubblico: da queste premesse lo spettacolo non potrà che assomigliare ad uno spazio da riempire con fantasia ed evocazione, con la verità di un sentimento e la potenza di un’emozione, cimentandosi nella non facile impresa di gettare lo sguardo oltre quell’insieme di cose in cui gli uomini precipitano quotidianamente.

Per tutti i titoli di Giovani sguardi biglietti a Euro 13 ed Euro 11 con info e prenotazioni a biglietteria@casateatroragazzi.it o ai numeri 011.19.74.0280 e 389.20.64.590. Programma completo consultabile sul sito www.casateatroragazzi.it dove è attiva anche la possibilità di acquisto online.
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