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La lotta per la ricerca della verità di una moderna WONDER WOMAN
a cura di Roberto Canavesi
Antonio Latella e Federico Bellini portano a teatro un incredibile caso giudiziario
Torino, al Teatro Astra, da giovedì 11 a domenica 21 gennaio 2024
Talvolta a teatro la mera cronaca può essere punto di partenza per una ricognizione a tutto campo sulle dinamiche del quotidiano come dimostra il Wonder Woman firmato a quattro mani da Antonio Latella e Federico Bellini in scena dieci giorni al Teatro Astra per la stagione Cecità della Fondazione TPE: lo spettacolo si ispira a quanto accaduto ad Ancona nel 2015 quando una ragazza peruviana vittima di uno stupro di gruppo vide assolti gli imputati da una giuria tutta di donne, con motivazioni quantomeno discutibili, in quanto lei stessa risultava "troppo mascolina" per essere attraente e causa di violenza sessuale. Da queste premesse prende forma il racconto diretto da Latella, storia di una verità da rivendicare, di una lotta e di uno scontro.

Se è poi vero che la Corte di Cassazione ha ribaltato il giudizio condannando gli autori dello stupro, quel che resta nella memoria è il pericoloso ricordo di un giudizio emesso per ragioni che fanno riferimento all’estetica, esito finale di un ribaltamento di prospettiva secondo cui la vittima, "colpevole" del proprio aspetto, diventa a tutti gli effetti imputato: "la scrittura del testo - spiegano Latella e Bellini - si muove provando a ricostruire con l’immaginazione non solo il fatto in sé, quanto i continui ostacoli affrontati dalla ragazza per provare ad affermare la propria verità; un flusso di parole, spesso senza punteggiatura, che pare assecondare il ritmo, il battito cardiaco e il susseguirsi dei pensieri della giovane, sottoposta a interrogatori o richieste che sembrano non tener conto del trauma subito e del dolore provato". Immaginata alla stregua di moderna eroina, una Wonder Woman che come nel fumetto creato da William Marston incarna le Amazzoni costrette a combattere contro gli uomini oppressori guidati da Ercole, la narrazione delle quattro interpreti in scena ripercorre i contenuti essenziali della vicenda: il caso giudiziario che vedrà Vichingo, questo il soprannome dato dagli aguzzini, diviene così simbolo di una quotidiana lotta per ristabilire un verità continuamente negata.

"Il testo - concludono gli autori - diviene quasi un nastro di registrazione che di continuo si arresta e si riavvolge per tornare al punto di partenza, accettando e raccogliendo in sé anche le contraddizioni che caratterizzano quasi ogni deposizione, in un contesto anche sociale dove la ricerca della verità, più che promossa, pare piuttosto scoraggiata o strumentalizzata": ne consegue che sull’ideale banco degli imputati non troveranno spazio solo i responsabili dell’assurda violenza quanto l’intera comunità, media inclusi, incapace di sottrarsi al pericoloso meccanismo di attrazione repulsione tra due estremi, l’omertà e la spettacolarizzazione del dolore.

Produzione Fondazione TPE - Teatro Piemonte Europa in collaborazione con Stabilemobile, di Antonio Latella e Federico Bellini, Wonder Woman vedrà in scena Maria Chiara Arrighini, Giulia Heathfield Di Renzi, Chiara Ferrara e Beatrice Verzotti diretti da Antonio Latella: repliche al Teatro Astra giovedì 11 e giovedì 18 gennaio alle 20, venerdì 12, martedì 16 e venerdì 19 gennaio alle 21, sabato 13, mercoledì 17 e sabato 20 gennaio alle 19, domenica 14 e domenica 21 gennaio alle 17, con biglietti a Euro 25 ed Euro 17. Info al 011.56.34.352 o su www.fondazionetpe.it.
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