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Invecchiare? No grazie, GIOVINEZZA OBBLIGATORIA
a cura di Roberto Canavesi
Per FTT-Fertili Terreni Teatro si racconta un futuro distopico in cui la vecchiaia è una fase negata
Torino, al Teatro bellArte, da giovedì 4 a domenica 7 novembre 2021
Nella settimana che vede sabato 6 e domenica 7 novembre a San Pietro in Vincoli andare in scena la maratona di Radio International, il radiodramma teatrale diretto da Beppe Rosso (di cui abbiamo ampiamente parlato la scorsa settimana) con le cinque puntate realizzate nei due giorni una dietro all’altra a partire dalle ore 15.30, il cartellone 2021/22 di FTT-Fertili Terreni Teatro propone nella sala di bellArte la novità di Giovinezza obbligatoria, rappresentazione di un mondo distopico dove la vecchiaia è malattia definitiva e incurabile per un’umanità, organizzata da decenni secondo un sistema di rigide regole, chiamata a vivere le diverse fasce d’età in una tabella di marcia controllata dagli Agenti Anti Età. 

In questo mondo immaginario Luca e Franca sono coppia perfettamente integrata se non fosse che un bel giorno uno di loro si sveglia e, di colpo, si scopre esser diventato vecchio: una kafkiana metamorfosi di fronte alla quale i due protagonisti reagiranno ognuno con le proprie ansie, emozioni e capacità, interagendo con la novità destinata a ribaltare le loro esistenze: "che cos’è la vecchiaia - si chiede Andrea Lupo , autore del testo e protagonista maschile - una questione anagrafica, biologica, sociale? Si tratta di psicologia, di prestazioni fisiche o mentali? Questa è l’indagine che abbiamo cercato di fare, in un mondo come quello attuale in cui la vecchiaia è sempre più nascosta e rifiutata. In cui si ha il terrore di venire certificati come vecchi, magari in base ad algoritmi commerciali e pubblicitari". Risvegliatosi all’improvviso ottantenne, Luca è da quel momento visto e vissuto dalla moglie come presenza vecchia, condizione anagrafica che contrasta con il suo immutato percepire la vita in una società dove invecchiare è una condanna a morte: un pretesto surreale per riflettere su noi stessi arrivando a chiederci, portando all'eccesso le dinamiche della contemporaneità, se il nostro stile di vita sia davvero l’unico possibile: "in questo lavoro - precisa il regista Simone Schiocca - abbiamo esasperato la percezione della vecchiaia, trasformandola in malattia, in una peste da evitare a tutti i costi. Le malattie sono anche però occasioni in cui tutto si ferma e si ha la possibilità di riflettere davvero su chi siamo e quello che desideriamo"

Esito finale della collaborazione tra tre diverse realtà teatrali nazionali, il torinese Tedacà, il bolognese Teatro delle Temperie e l’aquilano Arti e Spettacolo, Giovinezza obbligatoria indaga con coraggio e leggerezza su di un tema sentito e di grande attualità, la percezione di quella vecchiaia oggi vista solamente come un limite sulle prestazioni fisiche, lavorative e relazionali: in un ideale viaggio nel tempo, proiettando le ansie contemporanee in un mondo del futuro, si proverà a descrivere la terza età senza troppi veli e con un filo di leggerezza, rimarcando le assolute potenzialità che il mondo della medicina in generale, e della geriatria in particolare, riconoscono oggi a quella condizione di anziano non da vivere come l’attesa dell’ultimo chilometro, semmai al apri di una stagione di vita ricca di potenziali suggestioni. 

Coproduzione Tedacà, Teatro delle Temperie e Arti e Spettacolo scritta da Andrea Lupo con la regia di Simone Schiocca, Giovinezza obbligatoria vedrà in scena Tiziana Irti e Andrea Lupo: per quattro serate a Tedacà bellArte, giovedì 4 e venerdì 5 novembre alle 21, sabato 6 e domenica 7 novembre alle 19, con importo biglietti deciso dallo spettatore ad Euro 8, Euro 10 o Euro 15 voluto per incentivare la fruizione del teatro e per venire incontro alle fasce più deboli. Prenotazione obbligatoria scrivendo email a biglietteria@fertiliterreniteatro.com o contattando via telefono o Whatsapp il numero 331.39.10.441.
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