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Solitudine e disperazione di una donna rinchiusa con LA CHIAVE DELL’ASCENSORE
a cura di Roberto Canavesi
Agota Kristof e il suo sguardo sulla condizione umana
Torino, a San Pietro in Vincoli, giovedì 14 e venerdì 15 marzo 2024
Nel panorama europeo della letteratura contemporanea è tra le voci più ispirate per la capacità di far interagire grottesco humour nero con toni di impressionante gravità, alfa ed omega nella rappresentazione di una fitta rete di relazioni e rapporti umani impietosamente messi alla berlina: ungherese di nascita, svizzera di adozione, ad Agota Kristof si deve La chiave dell’ascensore, in scena due sere a San Pietro in Vincoli per per il cartellone di Fertili Terreni Teatro, nella versione pensata e diretta da Fabrizio Arcuri con Anna Paola Vellaccio.

Scritto nel 1977, il monologo è la storia, drammatica e crudele, di una donna tenuta sotto sequestro dal proprio marito che, con l’aiuto di un medico compiacente, infierisce su di lei sottoponendola a orrende mutilazioni: la follia dei due uomini li spingerà a trasformare il suo corpo in un oggetto da laboratorio, al punto di privarla dell’uso delle gambe e a renderla cieca, come nel testo della pièce ci riferisce la protagonista ormai ridotta a creatura straziata cui rimane solo la voce per denunciare al mondo la sua orribile storia.
Presenze voyeuristiche nascosti dietro una finestra, gli spettatori saranno testimoni del racconto della donna rinchiusa in una stanza con il vento che le muove i capelli, impegnata nel disperato tentativo di raccontare a se stessa la sua assurda storia di violenze e soprusi: "tutto - è scritto nella presentazione - è reale e simbolico allo stesso tempo: le luci, i rumori, la voce che le fa eco e che le rimbomba nella testa, mentre accetta ogni privazione, accetta di non muoversi più, di non sentire più, di non vedere più, fino a che non arriva l’ultima minaccia".

Impossibilitata a muoversi ed a vedere, su di lei incombe ora lo spettro di quella forzata privazione della voce che di fatto ne sancirebbe l'impossibilità ad esprimersi: meglio la morte, ed allo spettatore non resta che osservare sempre più da vicino le trame di un’inumana tragedia sempre più prossima, fino ad arrivare a essere baratro, nera testimonianza di tanti soprusi di cui le nostre cronache sono piene.

Produzione Florian Metateatro-Centro di Produzione Teatrale in collaborazione con Accademia degli Artefatti, allestimento e regia di Fabrizio Arcuri, per La chiave dell’ascensore di Agota Kristof con Anna Paola Vellaccio repliche a San Pietro in Vincoli giovedì 14 e venerdì 15 marzo alle 21: biglietti ad Euro 11 ed Euro 9 acquistabili in modalità online direttamente sul sito www.ticket.it o direttamente in cassa la sera dello spettacolo con una maggiorazione di Euro 3. Informazioni ed assistenza all’email biglietteria@fertiliterreniteatro.com o al numero 334.86.55.865.
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